L’ascolto attivo in azienda
Ennesimo affiancamento in azienda ed ennesimo problema di comunicazione.
Mi trovo nel bresciano in una grossa azienda e vengo chiamato per un affiancamento.
“Il personale è svogliato” mi dice il titolare al telefono.
Inizia l’affiancamento e noto con piacere che il titolare parla frequentemente coi collaboratori. Mi segno questa nota positiva ma mi rendo conto che c’è qualcosa che non va.
Parlo con il personale (quattro persone, piuttosto giovani) e in breve capisco che cosa sta succedendo. Il titolare ascolta, ma non ha alcun interesse a capire davvero l’opinione dei collaboratori.
C’è una grande lezione da imparare da questo brevissimo racconto di vita aziendale: l’ascolto passivo è deleterio e la comunicazione senza feedback cessa di essere efficace.
Quando un tuo collaboratore esprime un parere sul lavoro, devi ascoltarlo. Ascoltarlo non significa semplicemente far fluire le parole dentro le tue orecchie, ma significa capire e fornire un responso.
“Matteo, ma io spesso non sono d’accordo con le loro idee”. Pensi che cambi qualcosa? Se non sei d’accordo con loro non devi ignorarli, questo causerà solo frustrazione e malessere.
C’è un motivo per cui sono svogliati! Se una loro idea non ti sembra buona spiega il perché: i tuoi collaboratori non si sentiranno inutili, capiranno perché quella cosa non va bene e molto probabilmente si ripresenteranno in futuro con idee più valide e vincenti.
Non solo avrai migliorato la tua comunicazione, ma avrai anche insegnato qualcosa di utile che sarà positivo per tutto il team.
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