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ASCOLTARE E’ LA BASE DI UNA BUONA COMUNICAZIONE.

Qualche settimana fa ho incontrato Paolo (nome di fantasia) e mi ha raccontato che, ultimamente, ha molti problemi di comunicazione con il figlio di circa 20 anni. Avevo già aiutato Paolo per una questione di gestione del suo lavoro, ma questa volta il problema era prettamente “life”. Ci mettiamo d’accordo per vederci in ufficio e fare una sessione faccia a faccia, io e lui.

Quando Paolo mi racconta cosa sta succedendo in casa sua, mi trovo davanti a una situazione piuttosto comune nel rapporto coi figli: differenze generazionali, difficoltà a relazionare il proprio privato con la dimensione familiare, cattiva comunicazione, … Un quadro generale che, nelle famiglie, si osserva spesso.

“Sai Matteo io parlo spesso a mio figlio, gli spiego il mio punto di vista, lo consiglio, gli insegno…”. A questo punto mi sento in dovere di stoppare Paolo. Dalle sue frasi ho capito che c’è un problema molto grosso (ma pienamente risolvibile) alla base di tutto: l’ascolto!

“Vedi caro Paolo sono svariati minuti che mi parli di ciò che pensi, ciò che provi, ciò che vorresti…in pratica stai parlando solo di te stesso! Ora, ribalta questo modo di pensare, non sei solo tu partecipe di questo rapporto, ma siete in due e questo presuppone una scambio comunicativo alla pari. In breve: Paolo devi ascoltare tuo figlio! Cosa che non significa affatto non fare il padre e non prendere decisioni, assolutamente, ma capire cosa prova, quali sono le sue aspettative e cosa pensa lui del vostro rapporto sono tutte cose che ti possono fornire informazioni fondamentali su come muoverti nel migliore dei modi”

Vedete, Paolo è una persona molto apprensiva e nel tentativo di aiutare il figlio in tutti i modi ha finito per commettere (in piena buona fede, ovviamente) un errore: ha smesso di ascoltarlo. Quando la persona che avete davanti ha la chiara sensazione che le suo opinioni non contano nulla, il rapporto si sbilancia in maniera netta verso di voi e diventa unidirezionale. Un corretto rapporto comunicativo è sempre uno scambio, altrimenti parliamo di qualcos’altro, di un monologo! E vi assicuro che a nessuno piace assistere tutto il giorno a un monologo senza poter controbattere mai.

Ricordate sempre una cosa: una corretta comunicazione, sia nella vita di tutti i giorni che al lavoro, parte sempre dalla disponibilità di ascoltare -davvero- l’altro.

Matteo – Coach per la Tua Comunicazione

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